Si tratta di un genere che comprende una sola specie, Sprekelia formosissima, nota in passato come Amaryllis formosissima. È infatti una bulbosa molto simile ai generi Hippeastrum e Amaryllis. Bella pianta dal portamento elegante, raggiunge anche i 30-40 cm d’altezza. Le foglie nastriformi nascono dopo la caduta dei fiori, i quali sbocciano in aprile e sono grandi 8-10 cm; sono dotati di sei tepali (petali): tre superiori, di cui quello al centro più largo, distanziati e tre inferiori più piccoli e ravvicinati. I fiori, imbutiformi, hanno colore rosso scuro con sfumature verdi e bianche centrali.
Consigli di coltivazione
Si può coltivare in vaso (diametro minimo 18 cm), con terriccio fertile e ben drenato. Come per gli stretti parenti, il bulbo va interrato solo per i due terzi. Desidera una posizione soleggiata; non resiste in piena terra agli inverni padani o alpini. La concimazione invece si effettua solo dopo la fioritura, se si intende conservare il bulbo.
Da non dimenticare
Per mantenere il bulbo in inverno, è bene ricoverare il vaso in cantina o soffitta, anche non illuminata: la parte aerea cadrà, ma si riformerà in primavera.
Sprekelia o Giglio degli Aztechi: come e quando irrigare
La Sprekelia va annaffiata moderatamente solo durante il periodo vegetativo, mantenendo il terreno umido e mai fradicio. Le irrigazioni vanno effettuate regolarmente soprattutto nel periodo appena precedente e durante la fioritura. Una volta terminata, si irriga sporadicamente fino alla scomparsa delle foglie e si sospende totalmente fino al nuovo ciclo (se si intende conservare il bulbo). Soffre molto il ristagno idrico, come tutte le piante che nascono da bulbi, rizomi o tuberi.
Per irrigare la pianta in giardini e terrazzi dotati di rubinetto o presa d'acqua si può impiegare il tubo da irrigazione, dotandolo di una pistola multifunzione (getto concentrato, aerato, nebulizzato o doccia per scegliere l'idonea modalità di somministrazione dell'acqua).
La scelta migliore rimane però un sistema a goccia, che consente di evitare gli sprechi idrici e calibrare la fornitura di acqua in base alle necessità. Nelle aiuole in giardino si può utilizzare un sistema con gocciolatori, aspersori o micronebulizzatori, collegando l'impianto a un programmatore a una o due vie (che consente l'irrigazione su linee indipendenti, diversificandole per ritmi e quantità di acqua).
In terrazzo si può installare un sistema con erogatori a goccia da collocare nei vasi, automatizzato da un programmatore, per un'irrigazione su misura e senza sprechi. Se in terrazzo non c'è a disposizione un rubinetto, la scelta ideale è il sistema di microirrigazione Claber Aqua-Magic System, collegabile al serbatoio Claber Aqua-Magic Tank che consente di irrigare anche senza collegare l'impianto al rubinetto. Il kit contiene la dotazione completa per irrigare 20 vasi e un programmatore di facilissimo impiego, alimentato con pannello fotovoltaico per ottenere energia dal sole: non serve collegarsi alla rete elettrica.